15 – 16 aprile 2025, BolognaFiere

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Quando si parla di IoT ovvero di Internet delle Cose entrano in gioco tante tecnologie e diventa arduo orientarsi tra previsioni di “cose connesse” e di fatturato. Cerchiamo di limitarci a guardando nei dati della componentistica più vicina a noi…

  • McKinsey stima che il mercato totale dell’IoT abbia raggiunto 900 milioni di dollari nel 2015. Prevede poi una crescita fino a 3,7 miliardi nel 2020 con un CAGR del 32,6%;
  • General Electric prevede che gli investimenti nell’IIoT (Industrial Internet of Things) arriveranno a 60 trilioni di dollari nei prossimi 15 anni;
  • IHS prevede che il mercato IoT crescerà da una base installata di 15,4 miliardi di dispositivi nel 2015 a 30,7 miliardi nel 2020. Per poi arrivare a 75,4 miliardi nel 2025;
  • Gartner stima che nel 2016 a livello mondiale sono stati 6,4 i miliardi di “cose” connesse. Prevede inoltre che nel 2020 le cose connesse saranno 20,8 miliardi;
  • Ericsson predice che nel 2021, a livello mondiale, ci saranno un totale di circa 28 miliardi di dispositivi connessi a Internet, Di questi, circa 16 miliardi relativi all’IoT.

A questo punto serve dare una definizione della “cosa” che si collega. La “cosa” è un oggetto più o meno intelligente con la capacità di rilevare parametri, attraverso sensori, e trasmetterli in modo indipendente verso la rete. Da qui poi qualche altra macchina potrà riceverlo, elaborarlo e renderlo fruibile.

 

Wireless Sensor Market e Internet delle Cose

ON World è un team di analisti dedicato alla analisi del mercato del wireless in tutte le sue accezioni. Uno dei suoi ultimi report “Wireless Sensor Market 2016” dichiara quanto segue.

“Nel 2021 le spedizioni di WSN chipset raggiungerà i 2,5 miliardi di unità. Le tecnologie “short range”, come l’802.15.4, Bluetooth e WiFi, saranno la porzione più consistente. Anche le tecnologie “long range” come SigFox, LoRa, Weightless-P e Narrowband-IoT cresceranno rapidamente”.

Partendo da poco più di 400 milioni di unità spedite nel 2015, la crescita media annua (CAGR%) sarà del 34%.
La somma di tutti i chipset WSN spediti è di 11 miliardi di unità.

 

I trend nel Short Range

La concorrenza si va intensificando per le prime tre tecnologie: 802.15.4, WiFi e Bluetooth.  Secondo ON World, l’IEEE 802.15.4 continua a dominare il settore short range. La sua quota è la più consistente per il mercato home e building, contatori e smart cities. La pluralità dello standard per reti mesh dell’802.15.4 continua comprendendo ZigBee PRO, Thread, WirelessHART, ISA100.11a, Wi-SUN e JupiterMesh. Alcuni di questi stanno convergendo grazie alla collaborazione di gruppi industriali. Come Thread Group/ZigBee Alliance, Thread Group/Connected Lighting Alliance e ZigBee/EnOcean Alliance.

Bluetooth e WiFi continuano a guadagnare quote del mercato IoT nei settori consumer, commercial e industriale. Le spedizioni di Bluetooth Smart, anche chiamato Bluetooth Low Energy (BLE), sono aumentate. Si parla, negli ultimi due anni di +430% e ci si aspetta che entro un paio d’anni possano dominare il segmento del short range. Mentre buona parte di questa crescita è legata al mercato del wearable, il Bluetooth è previsto crescere del 50% annuo. Questo per il prossimo quinquennio e anche nel mercato delle applicazioni fisse come smart home, building e industriale.

Il  WiFi continua a espandersi nel mercato dell’IoT con un numero crescente di soluzioni per i settori industriali, della logistica e delle smart cities. Di recente, la WiFi Alliance ha annunciate HaLow, una specifica per IoT wireless al di sotto del GHz basato su IEEE 802.11ah. HaLow promette bassi consumi e copertura estesa per applicazioni di tracciatura e reti di sensori.

 

Low Power Wide Area Networks

Le LPWAN sono reti di telecomunicazione progettate per consentire comunicazioni a lungo raggio con basso bit rate. Queste tecnologie utilizzano radio ultra-low power che però possono comunicare su reti a larga scala (private o pubbliche) per applicazioni illimitate. Esempi di questo tipo di reti sono LoRa (Long Range), una delle prime a proporsi sul mercato, seguita da Haystack, Sigfox e NarrowBand IoT (NB-IOT). Le LPWAN stanno già richiamando l’attenzione di sviluppatori e operatori di reti a livello mondiale.

 

M&A tra produttori di chipset per WSN

In un mercato maturo con una intensa competizione non sono state trascurabili le operazioni di merge & acquisition tra produttori. Le più consistenti: GreenPeak/Qorvo, Atmel/Microchip, NXP/Freescale, Qualcomm/CSR, RadioPulse/IXYS, IDT/ZMD e Silicon Labs/Telegesis. Si è vista anche l’emersione di nuovi player come Espressif con moduli WiFi a meno di cinque dollari e chipset che combinano WiFi e Bluetooth.

Gli sviluppatori di IoT stanno inoltre traendo benefici dalla espansione dell’offerta di piattaforme IoT da parte di Amazon, IBM, Google e Microsoft così come delle iniziative “open source” quali AllSeen Alliance, OpenConnectivity Foundation così come della implementazione da parte di IBM di LoRaWAN e Nest’s OpenThread.

 

L’articolo completo è stato pubblicato su A&V Elettronica 1/2017

Laura Baronchelli

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