Un “mini” modulo single chip
Freescale Semiconductor ha lanciato il più piccolo modulo single chip (SCM) attualmente disponibile per l’Internet of Things.
Poiché l’IoT richiede la concentrazione di una maggiore potenza di elaborazione in spazi sempre più ridotti, la nuova linea SCM può integrare centinaia di componenti, compresi processori, memoria, gestione dell’alimentazione e componenti RF che sarebbero altrimenti implementati su una scheda da sei pollici, in un piccolo package 17mm X 14mm X 1,7mm – le dimensioni di una monetina americana da 10 cent.
In occasione del Freescale Technology Forum (FTF) a Austin, Freescale ha presentato il primo prodotto del suo nuovo portafoglio SCM. Progettato per funzionare come un computer su un chip, il SCM i.MX 6Dual è abilitato per la memoria DDR e abbina le prestazioni del processore applicativo i.MX 6Dual di Freescale a un circuito integrato di gestione dell’alimentazione (PMIC – power management integrated circuit), memoria flash, software/firmware embedded e tecnologia di sicurezza a livello di sistema compresi generazione di numeri casuali, motori di cifratura e sistemi antimanomissione.
I moduli SCM di Freescale sono ideali per applicazioni quali occhiali 3D per videogiochi, dove la durata delle batterie e il consumo energetico sono elementi importanti, i droni IoT di nuova generazione che richiedono prestazioni elaborative estremamente elevate per il riconoscimento degli oggetti e altri prodotti IoT, per i quali interfacce utente e grafica molto avanzate sono considerate fattori chiave per favorirne la diffusione. Tra gli altri mercati che ben si adattano all’uso della tecnologia SCM di Freescale figurano dispositivi indossabili, apparati medicali di nuova generazione e applicazioni autonome di rilevazione dati.