Sudden Impact, la sfida volge al termine

Il concorso Sudden Impact Wearable Design Challenge di element14 giunge al termine, dopo mesi di design e innovazione. Quando abbiamo lanciato il programma a ottobre 2014 avevamo scelto di mettere alla prova la nostra community online composta da oltre 350.000 tecnici e appassionati di tecnologia, per capire in che modo la tecnologia indossabile potesse fornire dati cruciali e in tempo reale per evitare gravi infortuni negli sport di contatto.

Attualmente, il mercato della tecnologia indossabile si trova in un momento decisivo, con la fornitura, solo nei prossimi cinque anni, di oltre 250.000 dispositivi legati alla salute, secondo uno studio di IHS. Negli ultimi anni le scoperte fatte sulle ripercussioni a lungo termine degli infortuni legati alle concussioni hanno spinto molti osservatori a porsi domande sulla sopravvivenza di sport a forte contatto, come il football americano, dato che in particolare la NFL è stata oggetto di molte accuse per aver tenuto nascosta troppo a lungo la gravità di un simile problema.

Ecco perché, con il sostegno di Analog Devices, Tektronix ed Electrolube, element14 ha dotato i 12 finalisti delle tecnologie necessarie a creare soluzioni che possano eventualmente essere utilizzate sui campi sportivi di tutto il mondo.

Le tecnologie indossabili vincenti

Ogni progetto portato a termine è stato oggetto di test approfonditi da parte della School of Computing, di Creative Technology e della facoltà d’ingegneria della Leeds Beckett University. Per ogni dispositivo essi hanno osservato l’efficacia, la durata, la replicabilità e soprattutto la capacità di fornire ad allenatori, atleti e professionisti del settore medico informazioni diagnostiche critiche prima che sia troppo tardi.

Dopo una lunga analisi, element14 e Leeds Beckett hanno premiato lo statunitense Cosmin Iorga. Il monitor indossabile di Cosmin, per registrare impatti e condizioni di salute, contiene un casco che misura i colpi subiti al capo di chi lo indossa, la sua temperatura corporea, l’inclinazione e la posizione globale e può esser utilizzato in vari sport. La tecnologia miniaturizzata di misurazione dell’impulso cerebrale e il modulo wireless sul petto per l’elettrocardiogramma inviano dati sull’attività cerebrale e cardiaca dell’atleta ad un’applicazione per smartphone Android che può essere utilizzata dagli allenatori a bordo campo per verificare da remoto il benessere dello sportivo. Per tutta la durata del concorso abbiamo osservato in che modo Cosmin e gli altri partecipanti hanno affrontato le sfide di design come la misurazione dei dati vitali, il rispetto delle linee guida mediche, la gestione dell’energia e la comunicazione dei dati senza fili e in tempo reale.

Ravi Butani dall’India si aggiudica il secondo premio per il suo sistema di monitoraggio del giocatore in tempo reale. Tra gli altri prodotti di nota testati e apprezzati dal team dell’università di Leeds troviamo:

  • Sistema di monitoraggio per allenatore e atleta in tempo reale, di Austin Horning (USA)
  • Sistema di sensori su casco e uniforme ideato da Dragan Knezevic (Serbia)
  • Monitor montato su casco da sci di Hendrik Lipka (Germania)
  • Monitor per traumi montato su casco e reattore cardiaco di Douglas Wong (Canada)

Siamo lieti di essere stati pionieri di un’iniziativa che atleti e consumatori ritengono sia di grande importanza. Tuttavia, malgrado i progressi compiuti, c’è ancora molto da fare. Tra i 3.500 interpellati nel nostro sondaggio “Engineering a Connected World”, il 68% ritiene che la tecnologia applicata alla salute debba rimanere la principale priorità dello sviluppo tecnologico.

Pensiamo che l’industria dell’elettronica possa svolgere un ruolo cruciale nel fornire agli esperti i mezzi necessari per accelerare il ritmo con cui essi contribuiscono a sviluppare tecnologie apprezzate dalla popolazione nel suo insieme.

Per ulteriori informazioni sui 12 partecipanti e sulle soluzione creative che hanno trovato per migliorare la salute nello sport, visitare www.element14.com/suddenimpact.

Autrice: Dianne Kibbey, Global Head of Community, element14

Laura Baronchelli